L’Aikido è un’arte marziale, attivata da un attacco violento. Nella sua filosofia quest’arte vuole ottenere la neutralizzazione dell’aggressore senza causare danni irreparabili ed inevitabili, non creando cioè complicazioni ulteriori.
L’Aikido appare a prima vista come un metodo altamente dinamico e dalle molteplici possibilità strategiche per difendersi efficacemente da un numero vastissimo di attacchi violenti; ottenuto da una sintesi intelligente ed accurata delle antiche arti del guerriero nipponico, l’aikido è definito come una delle arti marziali giapponesi più misteriose e complesse. L’aikido sintesi ed evoluzione di tecniche di Jujutsu e di Kenjutsu (La pratica della spada), trova la propria vita ed efficacia in una serie di movimenti basati sul principio della rotazione sferica. In tal modo l’aikidoka stabilizza il proprio baricentro, decentrando quello dell’avversario attirandolo nella propria orbita e sfruttando a proprio vantaggio l’energia prodotta dall’azione aggressiva fino a neutralizzarla.
“Dov’è l’armonia se ho le mani dure, le spalle bloccate e la schiena irrigidita?”
Kobayashi Hirokazu (cit.)La pratica dell’aikido del Maestro Kobayashi Hirokazu, allievo diretto del fondatore Ueshiba Morihei, si basa sull’utilizzo del corpo che va ben oltre il semplice controllo di quest’ultimo. Le Sue tecniche di aikido possono essere descritte come molto brevi, potenti e precise. I principi fondamentali dell’Aikido del Maestro Kobayashi sono i meguri (rotazioni dei polsi), il controllo del centro attraverso la ricerca infinita dell’equilibrio dinamico, spostandosi immediatamente dalla linea di attacco.
Ecco un esempio di ciò che facciamo